Nice to meet you (80 anni fa)
Cocktail
Nicola Sacco aveva 36 anni. Faceva il ciabattino ed era nato a Torremaggiore, in provincia di Foggia. Bartolomeo Vanzetti aveva 39 anni e veniva da Villafalletto, vicino a Cuneo. Aveva lavorato in molti posti: in trattoria, in una cava, in un'acciaieria, in una fabbrica di cordami. Erano nati alla fine dell'ottocento. Quando arrivarono in America avevano vent'anni. Furono arrestati, processati e condannati a morte per l'omicidio di un contabile e di una guardia del calzaturificio Slater and Morrill. La loro condanna fu eseguita con la sedia elettrica esattamente ottant'anni fa, la notte del 23 agosto 1927 a Dedham, nel Massachusetts. Erano immigrati italiani, poveri e anarchici: un cocktail rischioso per l'epoca, scrive Moshik Temkin su The Nation. "Oggi è chiaro che il processo e l'esecuzione di Sacco e Vanzetti furono un atto di barbarie, ingiusto e intollerabile. Con molte caratteristiche in comune con l'America di Bush".
Giovanni De Mauro, in un articolo scritto per l'Internazionale, ricorda così quello che è successo 80 anni fa. Una sola parola, pronunciata talmente troppe volte che ormai ha perso il suo effetto, ma che, spero, non farà dimenticare quelle persone sulle quali si sono abbattute, senza criterio nè razionalità, disgrazie e ingiustizie: vittime.
Queste sono le "nostre" mirabolanti avventure...
Nicola Sacco aveva 36 anni. Faceva il ciabattino ed era nato a Torremaggiore, in provincia di Foggia. Bartolomeo Vanzetti aveva 39 anni e veniva da Villafalletto, vicino a Cuneo. Aveva lavorato in molti posti: in trattoria, in una cava, in un'acciaieria, in una fabbrica di cordami. Erano nati alla fine dell'ottocento. Quando arrivarono in America avevano vent'anni. Furono arrestati, processati e condannati a morte per l'omicidio di un contabile e di una guardia del calzaturificio Slater and Morrill. La loro condanna fu eseguita con la sedia elettrica esattamente ottant'anni fa, la notte del 23 agosto 1927 a Dedham, nel Massachusetts. Erano immigrati italiani, poveri e anarchici: un cocktail rischioso per l'epoca, scrive Moshik Temkin su The Nation. "Oggi è chiaro che il processo e l'esecuzione di Sacco e Vanzetti furono un atto di barbarie, ingiusto e intollerabile. Con molte caratteristiche in comune con l'America di Bush".
Giovanni De Mauro, in un articolo scritto per l'Internazionale, ricorda così quello che è successo 80 anni fa. Una sola parola, pronunciata talmente troppe volte che ormai ha perso il suo effetto, ma che, spero, non farà dimenticare quelle persone sulle quali si sono abbattute, senza criterio nè razionalità, disgrazie e ingiustizie: vittime.
Queste sono le "nostre" mirabolanti avventure...
2 comments:
moratoria mondiale per la pena capitale!
Io sono orgoglioso di persone come Sacco e Vanzetti. Vorrei avere la metà del coraggio che ebbe Vanzetti quando si alzò e pronunciò davanti al giudice, che lo aveva insultato volgarmente e condannato, il suo discorso, pieno di poesia e di forza. Le sue idee camminano ancora.
» Posta un commento