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Le mirabolanti avventure di Sacco e Vanzetti

 

Lo sport fa veramente bene?

venerdì, agosto 31



A giudicare da come è andata qualche giorno fa al povero austriaco Guenther Weidlinger durante i 3000 metri, ai mondiali di atletica di Osaka, comincio pure a sospettare dello sport.
Per me è un'invenzione delle multinazionali.

Guardate qua...


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Nice to meet you (80 anni fa)

sabato, agosto 25

Cocktail

Nicola Sacco aveva 36 anni. Faceva il ciabattino ed era nato a Torremaggiore, in provincia di Foggia. Bartolomeo Vanzetti aveva 39 anni e veniva da Villafalletto, vicino a Cuneo. Aveva lavorato in molti posti: in trattoria, in una cava, in un'acciaieria, in una fabbrica di cordami. Erano nati alla fine dell'ottocento. Quando arrivarono in America avevano vent'anni. Furono arrestati, processati e condannati a morte per l'omicidio di un contabile e di una guardia del calzaturificio Slater and Morrill. La loro condanna fu eseguita con la sedia elettrica esattamente ottant'anni fa, la notte del 23 agosto 1927 a Dedham, nel Massachusetts. Erano immigrati italiani, poveri e anarchici: un cocktail rischioso per l'epoca, scrive Moshik Temkin su The Nation. "Oggi è chiaro che il processo e l'esecuzione di Sacco e Vanzetti furono un atto di barbarie, ingiusto e intollerabile. Con molte caratteristiche in comune con l'America di Bush".

Giovanni De Mauro, in un articolo scritto per l'Internazionale, ricorda così quello che è successo 80 anni fa. Una sola parola, pronunciata talmente troppe volte che ormai ha perso il suo effetto, ma che, spero, non farà dimenticare quelle persone sulle quali si sono abbattute, senza criterio nè razionalità, disgrazie e ingiustizie: vittime.
Queste sono le "nostre" mirabolanti avventure...



Solidarietà per un artista

giovedì, agosto 23

Sei proprio tu
- a quanto pare sì...
Che cosa vuoi di piu’
- che ne so...un Lucano?
Il poroporoponponpero
- sì, ma senza ghiaccio, grazie
Che non mi chiami piu’
- e ti credo, se parli come scrivi i testi, sai che discorsoni!
E poroporoponponpero
- e daieeee...
Che fumi lucky strike
-
testo e musica...Fornaciari e Sirchia?
Che non ti basta mai
-
sì sì...ma cooooosa?!!?
Che non ti basti mai
-
aaah...ecco la svolta introspettiva
E poroporoponponpero
-
firulì firulà trallallero trallallà...
Che dici e’ tutto qua
-
si potrebbe pure fare di meglio, se solo sapessi di cosa stai parlando
Che dici e’ tutto qua
-
forse che soffri di impotenza?
Che ti han rubato il cielo
-
già già...e le suore volano
E il poroporoponponpero
- . . .
Che ti hanno dato zero
-
ma è perchè non ho avuto il dono della poesia, quello che hanno dato a te
E zero e’ quel che hai
-
almeno io non raschio il fondo da anni
E’ tutto quel che hai
-
sei fforte!
Oh yeah yeah
-
teccà auorrena
Il tuo cervello
-
ah...ecco il ritornello
Non pesa un chilo
-
che razza di groove!
Da troppo tempo non passa di qua
-
che razza di coglione!
Voglio saltar sul treno
-
suggerirei di finirci sotto, al treno
Quando l’amore arriva in citta’
-
hey gringo!
Arriva in citta’
-
arriva in città...arriva in città...arriva in città (a loop)
Sei proprio tu
-
si ricomincia
Che cosa vuoi di piu’
-
prima era un Lucano, ora preferirei una calibro 38
il poroporoponponpero
-
oh gesu cristo!
che cosa voglio io
-
tormenti adolescenziali?
il poroporoponponpero
-
ah ecco...
Che fumo lucky strike
-
e sti cazzi non ce lo metti?
Che non mi basta mai
-
tu sì che sei un rocker
Che non mi basto mai
-
altra svolta introspettiva
Unico in quanto solo
-
cogito ergo sum...filosofo tra noi
Che dico e’ tutto qua
-
dubito seriamente un qualche tuo margine di miglioramento, Sugar
Che dico e’ tutto qua
-
ma di che cosa cazzo stai parlando?
Che mi han rubato il cielo
-
allora valli a denunciare e non romperci le palle
E il poroporoponponpero
-
cominciava a mancarmi...
Che dico i giorni miei
Me li son pianti sai
-
una vita di privazioni e sacrifizi?
E non con gli occhi tuoi
-
astuto!
Oh yeah yeah
-
guappa la marò
Il tuo cervello
Non pesa un chilo
-
...ha parlato stephen hawking
Da troppo tempo non passa di qua
-
imbecille
Voglio saltar sul treno
-
SOTTO al treno...SOTTO!
Quando l’amore arriva in citta’
-
eh già
Arriva in citta’
-
arriva in città...arriva in città...arriva in città (a loop)
Il tuo cervello
Non muove il chilo
-
il bue che dice cornuto all'asino
Da troppo tempo c’e’ in casa nessuno
-
gosh!
Voglio saltar sul treno
-
su quello per auschwitz però...
Quando l’amore arriva in citta’
Arriva in citta’
-
lasciamo perdere
Oh sister love don’t put me down
-
lesson number 1# : listen & repeat
La lengua e i man ghan semper vint an
-
il concetto cardine della canzone è questo!
Oh sister love don’t put me down
-
the pen is on the table
I wanna find my woman
-
the window is open
Che dici e’ tutto rock
E invece avanti oh pop
-
ma tu da che parte stai?
Oh yeah yeah
-
do re ciak gulp


Aiutatelo, poverino...è vecchio, malato, non sa quello che dice e ripete sempre le stesse cose.
Un discorso articolato e di senso compiuto ormai è un miraggio per lui e sono anni che va avanti così. Vittima della demenza senile e del poroporoponponpero. Troppo vecchio per girare video e costantemente ubriaco quando sale sul palco. Keith Richards in confronto è molto più sobrio e lucido. Aiutiamolo, vi scongiuro.
Mi piacerebbe raggiungere un numero tale di adesioni da far allontanare Zucchero dal mondo dello show business e rinchiuderlo in qualche ospizio. Questa persona sta veramente male, è seriamente malata. Aiutiamolo. E facendo tutto ciò aiuteremo pure noi stessi, liberandoci da questo genere di musica sempre uguale, monotono e privo di inventiva.
E' un bene per lui e per noi tutti. Sugar per ora non può capire, ma so che un giorno ci ringrazierà, ci sarà riconoscente.
Vi prego ragazzi, rifletteteci e prendete la vostra decisione...Ma non temporeggiate troppo, altrimenti sarà tempo di un altro poroporoponponpero.

Dagli al borghese

martedì, agosto 21

PRESENTATRICE: Bene, siamo arrivati alla fine dello spettacolo. E ora, ecco il senso della vita. (la valletta porta una busta) Grazie, Brigitte. (Legge) Be', non è niente di speciale: mm, cerca di essere gentile con gli altri, non mangiare grassi, leggi un buon libro ogni tanto, fai delle camminate, e cerca di vivere in pace ed armonia con gente di ogni credo e nazione... E ora, per finire alcune immagini completamente gratuite di peni per disturbare la censura e, si spera, innescare qualche sorta di discussione, il che sembra essere l'unico modo al giorno d'oggi per far alzare il culo alla gente incollata alla TV e farla venire in teatro. I programmi TV fanno schifo. Tutto quello che vogliono è immondizia: gente che si fa cose l'un l'altro con seghe a nastro durante un pigiama party, babysitter pugnalate con ferri da calza da candidati presidenziali gay, gruppi di vigilantes che strangolano polli, bande armate di critici teatrali che sterminano capre mutanti... Cosa c'è di divertente a teatro? Oh, be', eccoci qui. Buonanotte.

[Da "The Meaning of Life" dei Monty Python]

Di seguito un loro sketch su un improbabile sport che troverebbe un sacco di vincitori riuniti in questi giorni a Rimini...

Prometeus a.k.a. il media del futuro

giovedì, agosto 16




Nel 2027 il mondo dell'informazione e dei media sarà completamente virtuale. In questo video si ipotizza il futuro prossimo che probabilmente ci attenderà.

C'è grossa crisi

mercoledì, agosto 15




Discorso di Al Gore riguardante lo stato attuale del mondo e le generazioni future, trasmesso da La7, il giorno dopo il Live Earth.

Il post di ferragosto

martedì, agosto 14




All'alba di un ferragosto romano, dove le strade sono deserte e silenziose, ma anche dove i luoghi più battuti dai turisti si presentano come dei formicai impazziti, io mi ritrovo a fare il punto della situazione su tutto quello che sto captando attorno a me.
Dopo aver appurato l'inutilità di Zeitgeist (letteralmente "spirito del tempo"), il nuovo album che battezza la reunion degli Smashing Pumpkins, di cui si poteva fare volentieri a meno. Un Billie Corgan fiacco come non mai, che ritorna con dei riff superflui, noiosi e per niente accattivanti. Il suono che ne esce è su per giù quello degli anni passati, solo che ora non serve più, anzi, odora di plastica e cellophane, non riesce a fare presa sulla mia pelle, la stessa che rabbrividiva ad ogni ascolto di quel magistrale album che è stato e sarà "Siamese Dream". Non mi viene nemmeno in mente qualche canzone che si potrebbe salvare, nonostante abbia ascoltato Zeitgeist diverse volte, offrendogli svariate chance di rivalsa. Ma non c'è stato nulla da fare...
Al contrario i The National, si sono rivelati una piacevole sorpresa. Un quintetto proveniente dalla Grande Mela, formato da due coppie di fratelli agli strumenti, ai quali si aggiunge la distintiva voce baritonale del cantante Matt Berninger. I ragazzi, i quali hanno appena pubblicato il loro quarto album "Boxer", pare abbiano metabolizzato molto bene la lezione dei Joy Division, riproponendo un sound che si distacca parecchio dall'indie rock attuale. Sebbene gruppi del calibro degli Interpol e cloni simili non mi abbiano mai appassionato, i National mi stanno conquistando ogni giorno che passa. Grazie alle particolari liriche di Berninger e grazie soprattutto alla batteria, che propone delle ritmiche inaspettate, rallentando laddove qualsiasi altra persona avrebbe spinto sull'acceleratore e viceversa. Il tutto suonato con uno stile che li contraddisingue. Anche gli arrangiamenti sono molto belli e riescono a farci dimenticare la consueta forma canzone strofa-ritornello-strofa, facendoci perdere in un percorso musicale dove solamente loro possono condurci, tenendoci per mano e sussurandoci che è tutto sotto controllo. Da ascoltare Apartment Story oppure Lit Up, giusto per farsi un'idea.
 
   





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debord teneva un diario, baudrillard teneva un diario. e noi chi siamo, i figli della serva?