Le mirabolanti avventure di Sacco e Vanzetti

Finally è arrivato il nuovo post...con la medesima costanza del 409, che passa sotto casa, Vanzetti aggiorna il qui presente blog.
Con la consapevolezza di passare l'intiera estate a Roma, Vanzetti sta scrivendo queste righe.
Con l'urgenza di trovare una nuova casa, Vanzetti si riaffaccia nel magico mondo della Rete.
E, infine, con la prospettiva di un'intensa sessione (di esami) estiva che Vanzetti volge lo sguardo ai giorni che verranno.
Felicità ed entusiasmo che traspaiono dai miei pori...ma alla fine sti cazzi.
Basta lo strimpello, qualche buon libro da leggere e qualcuno con cui cazzeggiare, in questo caso il latitantissimo Sacco e pure io ne uscirò pressochè indenne.
Poi il mare, il sole, la spiaggia, i cocktails, le corone di fiori, gli ancheggiamenti e le hit dell'estate sempre più insulse che ci propineranno (avete presente "Un Kilo" o come si chiama, la nuova canzone di quello scoppiato di Zucchero?) sono semplicemente la panacea per tutti quei cazzi e mazzi quotidiani. Ma basta che fate girare l'economia e il gioco è fatto. Tutti più felici, tutto ok e tutto bello. Voi fate girare l'economia. A me girano i coglioni. E siamo pari.
Perciò questo ha tutta l'aria di essere un post di protesta, riottoso e militante. A tratti rebelde, quasi come l'esercito di liberazione franceschista.
Ma questo eccessivo cinismo oggi non mi permette di protestare come un novello Giovanni Bivona e sinceramente non ne ho nemmeno voglia.
Così mi rilasso godendomi questa breve parentesi di relax, attendendo con esasperata pacatezza i periodi di supersbattimento che verranno.
Il mio animo punk mi ha fatto scoprire questo splendido medley degli Hives. Le canzoni scelte dalla band svedese sono molto interessanti e ascoltabili. E' anche un piacere guardarli suonare e Pelle, il cantante, è un perfetto frontman. Gli Hives sono un'ottima band che propone dei lavori di buona fattura. Nonostante le canzoni sembrino di una semplicità sconcertante, riescono a creare dei riff accattivanti, studiati nei particolari e proposti in maniera onesta e molto diretta.
Discutibile la scelta di coverizzare l'onnipresente, nonchè inflazionatissima, "seven nation army".
E vabbhè dai...Mi piace credere che l'abbiano fatto apposta.
Nell'ultimo pezzo il bassista tira delle steccate allucinanti. Ubriachezza? Emicrania? Dissenteria?
Bhò...
Gli Hives stanno lavorando al nuovo album. E io lo sto aspettando.

This entry was posted on venerdì, giugno 22 at 18:51. You can skip to the end and leave a response.