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Le mirabolanti avventure di Sacco e Vanzetti

 

Non sto molto bene...sarà un virus?

Il viral marketing è ormai una realtà ben definita nella nostra società consumistica. "Dice che è la nuova frontiera del mercato..." e si avvale del passaparola della rete, che tutto può e tutti raggiunge. Idee interessanti e innovative, le quali, potrebbero pure riuscire a dare una mossa ai pesantissimi dinosauri dell'industria dei consumi, a quei brand che stentano a stare al passo coi tempi, ma che sono "troppo fashion", i quali assumono un atteggiamento di chiusura nei confronti dei nuovi mezzi per fare pubblicità (internet, eventi, sinergie e cooperazioni varie, magari impegnate nel sociale) e si impongono con le loro campagne di marketing costosissime e inutili.
Riporto paro paro uno stralcio dell'intervista reperita sul sito di Tommaso Tessarolo, fatta ad uno dei dirigenti di GoViral, una società con sede a Londra, specializzata nella produzione di "video virali" nella rete.
"La cosa più importante è avere buoni contenuti. Un buon contenuto è ciò di cui la gente vuole discutere, parlare e condividere con i propri amici. Può essere sorprendente, scoccante, suggestivo, divertente, bizzarro, o che tratti argomenti interessanti per uno specifico target.[...]
Nell’era della “Media Youcracy” (ndt la Tuocrazia dei media), dove tutto deve essere visto e percepito attraverso l’enorme mole d’informazione che ci bombarda ogni giorno, devi avere il coraggio di essere controverso. Nessuno riesce ad attirare attenzione comportandosi o apparendo come chiunque altro. Di conseguenza, gli uomini di marketing o i pubblicitari devono pensare più a trovare il consenso rompendo gli schemi se vogliono realizzare un vero virale che la gente voglia passare agli amici o ai propri contatti.[...]"
Ma uno dei concetti più importanti è il seguente:
"E’ il contenuto che conta, e nell’era della “Media Youcracy” la competizione è direttamente con i giovani amatori della porta accanto cosi invece di spendere soldi in elaborate produzioni è meglio spenderli su giovani talenti che possano costruire dei video da 30 secondi capaci di catturare l’attenzione della gente."
E questi giovani talenti basta andare a cercarli. Ce ne sono parecchi e tutti molto preparati. Peccato che preferiscono scappare all'estero. Chissà perchè...
Il grave problema però è la solita gerontocrazia. Rinnovo, cambi generazionali, passaggi di testimone, spazio ai nuovi arrivati, sporgersi, lanciarsi, osare, con la consapevolezza che è legittimo sbagliare, ma anche con la convinzione che i risultati si ottengono facendo bene il proprio lavoro.
E questi sono degli ottimi lavori, ecco a voi :





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At 10 luglio 2007 alle ore 00:02, Anonymous Anonimo said...

Molto grazie...

...for mentioning us!

Best regards,

Kristofer Mencák - GoViral    



At 11 luglio 2007 alle ore 17:01, Blogger Vanzetti said...

you're welcome!    



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debord teneva un diario, baudrillard teneva un diario. e noi chi siamo, i figli della serva?