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Le mirabolanti avventure di Sacco e Vanzetti

 

Reumatismi a ventanni

Sinceramente non so se la Lost Experience è stata la prima campagna di guerriglia marketing ad aver coinvolto un così alto numero di persone in tutto il mondo. La scorsa estate comunque eravamo davvero in tanti a saltare tra i "finti" siti creati apposta in cerca di indizi per risolvere il gioco ed avere svelato qualche segreto sulla benedetta isola. Il tutto nacque per tenere alta l'attenzione tra la fine della seconda serie e l'inizio della terza. Credo che ci siano riusciti molto bene.
Quest'anno l'agenzia americana 42 Entertainment ha fatto una cosa simile per l'uscita di Year Zero dei Nine Inch Nails.
Molto tempo prima dell'uscita ufficiale era possibile trovare pezzi di disco in giro per la rete. Niente di nuovo naturalmente, se non per il fatto che almeno tre tracce sono state rilasciate intenzionalmente e ogni volta che questo è avvenuto sono nate un sacco di discussioni nei forum e spesso la notizia era presente nella top ten di digg.
Come nel caso della Lost Experience è stato creato un Alternative Reality Game in cui la finzione del gioco si è mischiata alla finta realtà di siti di finte associazioni, finte chiese e finte persone provenienti dal finto mondo di cui si parla nel disco.
Questi siti (tipo http://www.iamtryingtobelieve.com) sono pieni di indizi e per metterli insieme c'è voluto l'aiuto della grossa comunità che si è creata apposta.
Fino a qui comunque niente di nuovo rispetto alla Lost Experience, senonchè, dopo che l'album è finalmente uscito e il buon Vanzetti lo ha anche recensito qualche post fa e lo si è potuto ascoltare nella sua interezza, è venuta fuori la descrizione di un mondo alternativo, un anno zero in cui i cittadini americani sono controllati da un potere esclusivo, gli attacchi biologici ormai sono all`ordine del giorno e per combatterli il governo ha deciso di rendere le persone immuni aggiungendo nell`acqua potabile un farmaco, la parepina, che aumenta le difese immunitarie ma in compenso provoca disturbi mentali. (questo pezzo in corsivo l'ho preso paro paro da qui). Un mondo parallelo quindi, ma che sembra molto simile a quello in cui vivivamo. Ed è a questo punto che i fan, che fino a poco tempo prima si riunivano per discutere delle similitudini tra i due mondi, hanno deciso di andare più a fondo. E sembra essere nato un movimento YearZero, in cui persone unite dalla rete cercano di fare qualcosa nella realtà per fare in modo che il nostro mondo non finisca per diventare come quello descritto nell'album. C'è gente che ci sta credendo e che crea organizzazioni come FightYearZero.org.
Mi chiedevo se basta mettere tutto sul gioco per sensibilizzare e smuovere le persone a trasformare le cose. Mi chiedevo cosa succederà quando il disco dei NIN non sarà più di moda. Me lo chiedevo l'altra sera mentre tornavo a casa col motorino sotto la pioggia... ed ecco spiegato pure il titolo del post.
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At 6 maggio 2007 alle ore 13:55, Anonymous Anonimo said...

spero non basti solo un gioco, anzi spero che sia un piccolo pretesto per proporre l'argomento.
cambiare si può, anzi si deve, in ogni ambito della vita, nel pensiero e nelle azioni. Il gioco del mondo parallelo può essere davvero una buona opportunità, se si legge come essa dovrebbe...se si riduce tutto solo ad una moda o peggio se si è così miopi da non riuscire a proiettare lo sguardo oltre la semplice apparenza delle cose, allora tutto questo div3enta ancora più triste...
ps:ma ti sei raffreddato?
ila    



At 6 maggio 2007 alle ore 15:21, Blogger sacco said...

alla fine diciamo la stessa cosa, forse col gioco le cose arrivano prima e ci si sente più coinvolti. bha.

ps: no, però c'ho i dolori... ma mi sa che quelli so dovuti al letto del morto...    



At 6 maggio 2007 alle ore 18:53, Blogger Vanzetti said...

Fra un po' di tempo, passata la moda, si tenderà a ricordare "YearZero" come l'album che ha fatto sorgere dibattiti e sensibilizzato alcune persone. E purtroppo non ci ricorderemo (se non indirettamente) della realtà dei fatti (più o meno la medesima). Tendiamo ad apprendere, immagazzinare dati e informazioni per poi metabolizzarle, raggiungendo un più alto livello di consapevolezza che non interferirà più di tanto con il nostro vivere quotidiano.
Lo so che è banale, ma è nella natura umana essere propensi a dimenticare.    



At 29 maggio 2007 alle ore 09:24, Anonymous Anonimo said...

bhè, un aldo così filosofo era dagli anni '80 che non ce lo si ricordava... dai tempi del thè delle cinque con vonnegut, popper (karl) e ratzinger (papa). comunque smettila di barare sull'età e ammettilo che i vent'anni sono ormai un ricordo sbiadito, è la vita amico mio (te lo dice uno che ormai ha i capelli bianchi!).
lunga vita e prosperità
panozz    



At 31 maggio 2007 alle ore 21:23, Blogger Vanzetti said...

caro andrew forse nn ti è chiara una cosa...
Vanzetti e Sacco nn sono la medesima persona.
siamo in due...
Vanzetti ha la sua veneranda età e
Sacco ha dei dati anagrafici differenti.

Ci tengo a dire che è un periodo di grandi sbattimenti,dal quale si cerca di cavare qualche fottuto ragno dal buco. Ergo l'aggiornamento del qui presente blog lascia un po' a desiderare.
Giuro che ovvierò pure a sto problema, oltre quello della lavatrice che perde, della doccia che si smonta, del bango da pulire e della macchina ad idrogeno.
Saluti    



At 1 giugno 2007 alle ore 11:53, Anonymous Anonimo said...

tutto ciò crea grande confusione in me... ormai hai più personalità che capelli sulla testa, sei un grave caso di schizofrenia multipla e carpiata. se vuoi ti posso dare il numero di un mio amico psicologo che può aiutarti, si chiama riccardo e fa schifo!

non stressarti troppo che poi ti vengono le rughe d'espressione!

a presto

panozz    



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debord teneva un diario, baudrillard teneva un diario. e noi chi siamo, i figli della serva?