<body><script type="text/javascript"> function setAttributeOnload(object, attribute, val) { if(window.addEventListener) { window.addEventListener('load', function(){ object[attribute] = val; }, false); } else { window.attachEvent('onload', function(){ object[attribute] = val; }); } } </script> <div id="navbar-iframe-container"></div> <script type="text/javascript" src="https://apis.google.com/js/platform.js"></script> <script type="text/javascript"> gapi.load("gapi.iframes:gapi.iframes.style.bubble", function() { if (gapi.iframes && gapi.iframes.getContext) { gapi.iframes.getContext().openChild({ url: 'https://www.blogger.com/navbar.g?targetBlogID\x3d1634741696238985005\x26blogName\x3dLe+mirabolanti+avventure+di+Sacco+e+V...\x26publishMode\x3dPUBLISH_MODE_BLOGSPOT\x26navbarType\x3dBLUE\x26layoutType\x3dCLASSIC\x26searchRoot\x3dhttps://nicolaebartolomeo.blogspot.com/search\x26blogLocale\x3dit_IT\x26v\x3d2\x26homepageUrl\x3dhttp://nicolaebartolomeo.blogspot.com/\x26vt\x3d827712861134526651', where: document.getElementById("navbar-iframe-container"), id: "navbar-iframe" }); } }); </script>

Le mirabolanti avventure di Sacco e Vanzetti

 

Date a Cesare ciò che è di Cesare

Mai avuto l'impressione che, appena viene pronunciata, la parola "indie" già comincia a perdere il suo mero significato?
Lasciamola perdere allora...e mettiamoci il cuore in pace.
Perchè in queste righe preferirei parlare di un festival moderno, non di musica moderna. All'avanguardia.
Si svolge in Inghilterra, precisamente sulle spiaggie di Minehead, a Somerset, (poco distante da Glastonbury) il week end da venerdì 27 a domenica 29 aprile.
L'All Tomorrow's Parties, così si chiama il festival in questione (da una canzone dei Velvet Underground), è una delle rassegne europee più intelligenti sulla faccia del globo. Un sacco di gruppi che suonano in tre giorni, tutti appartenenti alla scena più o meno underground. E sino a qua nulla di eccessivamente ingegnoso...
Ma la brillante idea di Barry Hogan, l'ideatore nonchè ex manager dei Belle & Sebastian, parte da un'intuizione semplicissima: affidare la programmazione dell'evento agli artisti stessi. Coloro che si esibiscono e che sanno cosa significa fare musica. Coloro che vivono di musica e sicuramente non ci lucrano sopra. Gli unici, ormai, ancora "illusi" e pieni di belle speranze.
E così, nella prima edizione dell'ATP festival, ai Mogwai viene affidato il compito di scegliere le band in cartellone, secondo i loro personali gusti musicali. Nel 2001 sono i Tortoise a decidere chi suonerà. Poi i Sonic Youth. Persino Matt Groening (domanda da un milione di dollari: e chi è sto tizio?). E ancora i Mars Volta, Vincent Gallo, i Mudhoney e tanti altri.
Questo è un festival a misura d'uomo, di spettatore. Genuino come nessun altro. Un festival dove i gruppi decidono quali gruppi e quanti gruppi.
Se un bel po' di musicisti, una volta diventati famosi, fondano una propria etichetta discografica, ci sarà pure un motivo. Anche loro hanno i loro gusti...
Ci sono bands che si danno una mano a vicenda per emergere dall'underground e ritagliarsi una fetta di pubblico, anche di nicchia. E le motivazioni sono da leggersi tra le righe di questo festival.
Niente marketing invadente, agenti e merchandising vari.
Il clima è sereno, tutti si conoscono e tutti sono amici. Non esiste competizione e nessuno vuole accaparrarsi il posto di headliners.
Nick Cave che chiacchiera con Thurston Moore, Iggy Pop che prende in giro King Buzzo e così via.
Gran bella idea. Semplice, geniale e senza troppe pretese.
E penso che sia anche permesso chiacchierare di musica indie. Magari stavolta non perderà di significato.

(tale Vincent Moon ci ha fatto un video sull'evento, eccolo)
« Home | Next »
| Next »
| Next »
| Next »
| Next »

At 18 aprile 2007 alle ore 20:09, Anonymous Anonimo said...

io voglio fare la direttrice artistica della prossima sagra della porchetta...in cartellone nilla pizzi i dk dik...e special guest gione e giò donatello!
indovina ki sono?    



» Posta un commento
 
   





© 2007 Le mirabolanti avventure di Sacco e Vanzetti | Blogger Templates by Gecko & Fly.

debord teneva un diario, baudrillard teneva un diario. e noi chi siamo, i figli della serva?